DIARIO DI BORDO: ESPERIENZE DEI RAGAZZI DI VITALAB IN CONTESTI LAVORATIVI

Questo mese abbiamo raccolto la testimonianza della dott.ssa Claudia Puchetti, BCBA, socia fondatrice di Errepiu e co-fondatrice di VitaLab, che ci racconta esposizione ed esperienze in contesti lavorativi di alcuni ragazzi che frequentano il centro.

“Nei centri Errepiù i cambiamenti, quelli misurabili, riguardano anche i giovani adulti, quelli sui quali, sempre più spesso, si smette di investire al termine della scuola. VitaLab lavora per costruire i prerequisiti necessari ad affrontare la vita adulta. Questo mese i nostri giovani adulti hanno sperimentato alcune mansioni dell’agricoltore. Luca ha partecipato per la prima volta a questa esperienza e si è occupato di preparare le cassettine di frutta e verdura pesando accuratamente tutto. Ha provato un grande orgoglio nel farle mettendo in campo i suoi sforzi precedenti: aver imparato a distinguere e denominare gli alimenti e a pesare distinguendo i grammi dai chili.  Giacomo ha aumentato il tempo di lavoro in autonomia di settimana in settimana, passeremo presto all’utilizzo di uno strumento di autogestione. Ogni mestiere è fatto di tanti compiti ed ogni compito è fatto di tanti comportamenti concatenati. Questo è il modo in cui un analista del comportamento ragiona quando osserva un giovane che ha delle difficoltà e che desidera possa diventare un lavoratore autonomo e di successo, che trova soddisfazione nella sua vita e risulta produttivo nella vita della sua comunità. Questo percorso è fatto, non solo di fede nella capacità di apprendimento e di miglioramento costante di ogni individuo, ma anche di scienza. Nello specifico abbiamo insegnato ai ragazzi a creare una cassetta di frutta e verdura utilizzando quattro tecniche di insegnamento basate sulla scienza comportamentale: il condizionamento con continuous pairing, il condizionamento con pairing test, la task analysis e la Learn Unit. Costruire i prerequisiti per il lavoro è possibile anche iniziando da adulti: si otterranno maggiore soddisfazione, piu’ autonomia e migliore qualità di vita sia per i ragazzi che per le famiglie.”